Il progetto artistico e culturale – Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli di Napoli – nasce da un riferimento preciso: il sistema pedagogico-musicale creato in Venezuela da José Antonio Abreu, musicista ed ex ministro della cultura del Venezuela, piccolo e minuto come un giunco ricurvo, soprannominato “papa-dio” in patria, dove lo considerano un mito vivente, sintetizza il sistema di orchestre che, nell’arco di un trentennio e con sovvenzioni pubbliche, ha organizzato una rete d’istruzione musicale che riunisce in 180 orchestre 350.000 bambini e ragazzi provenienti dai barrios più poveri del Venezuela, spesso con disabilità fisiche o psichiche.
El Sistema «mira ad organizzare sistematicamente l’educazione musicale e a promuovere la pratica collettiva della musica attraverso orchestre sinfoniche e cori come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità».
Bisognerebbe ricordare alla gente che cosa è la bellezza, aiutarla a riconoscerla,
a difenderla, è importante la bellezza, da quella scende giù tutto il resto.
Peppino Impastato
(dal film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana)
L’orchestra è una società che pratica per definizione l’interdipendenza, l’orchestra è
un’impresa collettiva in cui tutti sono d'accordo nella voglia di affrontare brani
sempre più difficili, e questo forma la personalità di ogni ragazzo: previene la droga,
previene la violenza, ed è uno strumento insuperabile di sviluppo sociale. La musica
opera questo miracolo: costruttivo, seduttivo, creatore, nel bambino e
nell'adolescente.
Josè Antonio Abreu
Jose Antonio Abreu è il carismatico fondatore di un sistema orchestrale giovanile che ha trasformato la vita a centinaia di bambini in Venezuela. Nel 2009 riceve il prestigioso Premio TED, suscettibile di avere una grande risonanza non solo negli Stati Uniti.
https://www.orchestrafontanediroma.it