Incontri su archeologia e paesaggio
VI° appuntamento
Giovedì 8 Settembre - ore 18:30
Museo archeologico di Pithecusae
Villa Arbusto - Lacco Ameno (NA)
Il rapporto tra il mondo greco e quello etrusco in ambito coloniale
Giovedì 8 Settembre alle ore 18:30 presso il Museo Archeologico di Pithecusae a Villa Arbusto continua il percorso culturale di Kepos, organizzato dalla Fondazione Walton e Giardini La Mortella, con un nuovo appuntamento che ha per oggetto “Il rapporto tra il mondo greco e quello etrusco in ambito coloniale”.
“Ci fu un tempo nel quale quasi tutta l’Italia fu sotto il dominio degli Etruschi”, così Catone il Censore nel II secolo a.C. ricordava ancora quella che era stata la potenza degli Etruschi, dal Tirreno all’Adriatico, mari che anche agli occhi dei Greci avevano un “cuore” e un “nome” etrusco, come attesterà ancora nel I secolo a.C. Tito Livio. Gli storici greci come Polibio erano altrettanto consapevoli di questa originaria potenza riconducendone le ragioni al controllo di due vaste e fertili pianure, epicentro strategico della loro economia.
Partendo da queste suggestioni, dopo i saluti istituzionali, il Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Valentino Nizzo, parlerà attraverso un intervento dal titolo “I popoli del mare. Greci e Etruschi nel Tirreno” in cui ripercorrerà attraverso il mito, le fonti letterarie e la straordinaria evidenza archeologica di Pithekoussai e di Cuma, i moventi e le dinamiche di questo lungo processo e la dialettica dei rapporti, degli scambi e degli scontri che impegnarono Greci, Etruschi e Italici dall’VIII fino al V secolo a.C., quando con la seconda battaglia di Cuma del 474 a.C. le ambizioni etrusche nel Tirreno meridionale subiscono una gravissima battuta di arresto che segnò per sempre l’inizio di una nuova epoca.
Seguirà l’intervento del Direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini, dal titolo “I popoli della pesca tra Greci e Etruschi: mito e storia”, in cui si spiegherà quel delicato rapporto tra il mare e la pesca.
Del resto pescare nel mondo antico significa, a differenza di altre pratiche, come l’agricoltura, condurre una lotta quotidiana per il sostentamento in un ambiente tutt’altro che asservito, pieno di elementi sconosciuti, infidi e talora mortali, tali da ribaltare il concetto di preda e predatore, come nel noto caso del cratere di Ischia.
Gli Etruschi e i Greci sono presentati a confronto rispetto alle fonti letterarie, agli ambienti di pesca, all’evoluzione degli utensili e delle tecniche utilizzate, ai sistemi organizzativi e alle economie degli abitati e delle città costiere, che spesso giungono a battere monete con effigiate creature marine.
Pescare è, dunque, un’esperienza con mille sfaccettature: riguarda solo le classi umili abituate a pesci di piccola taglia ma, talora, personaggi delle élites che compiono atti di eroismo contro “mostri del mare”, alla base dello sviluppo di raffigurazioni su tombe o classi vascolari al limite della mitologia.
Modera la Dott.ssa Mariangela Catuogno.
Ingresso libero.
Museo archeologico di Pithecusae
Villa Arbusto
Lacco Ameno (NA).
inizio ore 18:30
Museo archeologico di Pithecusae
Villa Arbusto - Lacco Ameno (NA)
Informazioni e prenotazioni:
Giardini La Mortella, tel. 081-986220
(orario 10 - 18, Martedì, Giovedì, Sabato e Domenica)
ATTENZIONE:
È obbligatorio il rispetto delle norme Anti Covid19 in vigore.
alla Fondazione Willian Walton e La Mortella (C.F. 91001880631)
per contribuire al sostegno del giardino e delle sue attività culturali