Stagione 2023
II° appuntamento
Giovedì 15 Giugno - ore 18:30
Giardini La Mortella
La Flora nell’arte greco-romana
Giovedi 15 Giugno nella Recital Hall dei Giardini La Mortella, alle ore 18:30 si svolgerà il secondo appuntamento del progetto Kepos 2023 che ha come tema La Flora nell’arte greco-romana.
La relazione dell’uomo antico con l’ambiente circostante è segnata dalla considerazione delle condizioni naturali del territorio e delle sue risorse e dall’attenzione verso l’armonia del paesaggio, temi che impegnavano la sua mente e che possono essere compresi e studiati nel quadro della loro storia culturale. Già nelle Opere e i Giorni di Esiodo, la natura, in particolare la terra, è lo specchio dell’armonia delle relazioni sociali, di un senso diffuso di giustizia e di un’etica del lavoro che riflette una corretta distribuzione delle risorse. Greci e Romani personificavano fiumi e monti, assegnavano poteri meravigliosi, capacità performativa a piante e animali, raccontavano della trasformazione di essere umani in animali, vegetali e persino oggetti: questi aspetti parlano del modo in cui essi interagivano con la natura o percepivano la distanza con essa.
La Natura, permeata dalla potenza divina, determina con le sue caratteristiche il vivere umano; da quella manipolata a vantaggio dei tiranni, a quella tutelata e protetta nei santuari e sottratta al tempo quotidiano; dalla natura specchio delle relazioni sociali a quella misteriosa dotata di un fascino magico.
Così Plinio il Vecchio (Storia naturale XVIII, 1, 2-5), dopo aver stigmatizzato il comportamento degli uomini, che inquinano i fiumi e gli elementi naturali e avvelenano persino l’aria che è loro indispensabile per vivere, confida nella grandezza e nella magnanimità della natura per sostenere la necessità dell’uomo di continuare comunque a perseguire il progresso, impegnandosi per “rendere migliore la vita”.
La tensione dialettica tra arte e natura è stata al centro della riflessione estetica a cominciare dall’idea di “mimesi” di platonica e poi di aristotelica memoria, dove la natura offre il modello e l’arte copia, implicando talvolta una superiorità dell’imitandum rispetto all’imitatum.
Lo studio degli elementi botanici raffigurati sui reperti archeologici evidenzia il profondo rapporto tra l’uomo e la natura fin dall’antichità: al valore estetico è possibile aggiungere il significato culturale animato da un profondo significato simbolico.
Le piante, riprodotte dall’arte antica, offrono la possibilità di approfondire il ruolo simbolico delle stesse nella mitologia, il loro uso nelle pratiche mediche e rituali oltre al simbolico utilizzo nelle rappresentazioni domestiche o nelle scene nilotiche.
Dopo i saluti della Presidente della Fondazione William Walton e Giardini La Mortella Alessandra Vinciguerra interverrà il Prof. Riccardo Motti, Ordinario di Botanica Sistematica presso il Dipartimento di Agraria della Università degli Studi di Napoli Federico II con un intervento dal titolo “La relazione uomo-natura nelle collezioni del Museo Archeologico di Napoli: una prospettiva botanica”, che sarà moderato dalla Dott.ssa Mariangela Catuogno, direttore scientifico del progetto Kepos 2023, in cui analizzerà il delicato rapporto tra lo studio sistematico delle piante e il suo valore culturale, simbolico e rituale nel mondo antico.
dalle ore 18:00
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 081-986220
dalle 10 alle 18, Martedì, Giovedì, Sabato e Domenica
Via Francesco Calise 45
80075, Forio (NA)
tel.: 081-986220, 081-986237